Era colui che costruiva e riparava pentole provvedendo anche a zincare le pentole di rame per impedirne la tossicità.
Lo stagnino aveva due luoghi di esecuzione della sua professione: il laboratorio e la strada. Il lavoro consisteva nella fabbricazione di recipienti metallici come pentole, pentoloni, calderoni, ecc., nel fare delle saldature a stagno per le riparazioni dei suddetti recipienti e si occupava anche di passare uno strato di zinco all’interno delle pentole di rame. Quest’ultima operazione era necessaria per utilizzare i suppellettili di rame, perché questo materiale rilascia una sostanza tossica a contatto con gli alimenti, lo strato di zinco creava un sicuro isolante.
Oggetti caratteristici: la forgia, l’incudine, il martello e vari oggetti finiti.
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