Non era solo colui che ferrava cavalli ed asini, infatti il suo lavoro andava dalla pulitura degli zoccoli alla coniatura del ferro, all’applicazione e successiva manutenzione.
Chiamato con l’appellativo di “Maestro”, non solo dagli allievi ma anche dai clienti, il Maniscalco aveva un bagaglio di grande esperienza, fondamentale per chi tratta con animali di grossa taglia. Egli osservava, studiava e conosceva le bestie una ad una, per adeguare il suo comportamento alla loro indole.
La ferratura aveva lo scopo di impedire che, negli animali da tiro, il consumo dell’unghia fosse superiore a quello della crescita, evitando il danno alle delicate parti endo-ungueali. Aveva anche funzione terapeutica per curare alcune malattie dell’unghia o del piede e correggere certi difetti di postura.
Oggetti caratteristici: gli stampi ed innumerevoli ferri di cavallo.
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