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Passa al contenutoCelebrata da Quasimodo, Tindari fu abitata dalla più remota antichità, oggi costituisce una vasta area archeologica comprendente il Teatro greco-romano, la casa romana, le terme e importanti resti dell’antica sede abitata. Nella parte alta si trova il Santuario della Madonna Nera, dove si venera una statua della Vergine con il volto scuro, giunta secondo una leggenda, dall’oriente. A picco sotto il santuario, (visibili dalla terrazza antistante) si possono vedere i Laghetti di Marinello, piccoli specchi d’acqua che il mare crea insinuandosi nella baia sabbios.
La più celebre località turistica della Sicilia, domina una valle costellata da innumerevoli suggestivi scorci panoramici. Taormina è caratterizzata da gradinate ed antiche vie ed è ricca di monumenti tra cui il Teatro greco, le Naumachie (uno dei più importanti monumenti romani di Sicilia); Palazzo Corvaja; Palazzo dei Duchi; etc.
In un periodo che si perde nelle radici della storia, un piccolo vulcano a nord dell’Etna si svegliò ed eruttò un’enorme massa di lava che si fece strada fino al mare. Il percorso tortuoso venne in seguito solcato da un corso d’acqua che, incontrando una massa di terreno friabile si fece strada liberando due alte pareti di basalto caratterizzate da affascinanti forme prismatiche, che si stringono formando “gole” di particolare bellezza.
I Nebrodi, compresi tra le province di Messina, Catania ed Enna costituiscono un patrimonio naturale di rara bellezza. Dalle sue alte vette vi si ammirano suggestivi panorami caratterizzati da valli e laghetti, boschi di faggi, lecci, roveri, cerri, pini, ontani, aceri, agrifoglio. La ricca vegetazione è sede ideale per la fauna che favorisce un ecosistema di mirabile equilibrio tale da indurre la Regione ad istituire il Parco naturale regionale dei Nebrodi.
Il Museo Etno Antropologico “Nello Cassata”, situato in c/da Manno – Barcellona P.G. (ME), è costituito da un edificio a tre piani. Siu primi due sono state ricostruite 40 antiche botteghe d’arti e mestieri ricche di 13000 reperti d’epoca riguardanti la civiltà artigiana e contadina del luogo, mentre il terzo piano ospita una biblioteca-emeroteca relativa agli usi e costumi della Sicilia di un tempo. I reperti, vincolati e catalogati dalla Soprintendenza alle Belle Arti di Messina, narrano la magia del fare degli antichi mestieri.
Definita da un geografo arabo del XI secolo come “città dalle linee eleganti addossata ad un promontorio che si incunea nel mare”, Milazzo è una bella cittadina sovrastata dall’imponente mole di un castello svevo. Vi si trovano importanti edifici di stile barocco tra cui Casa Faranda e bellissime chiese come il Duomo Vecchio.
Situata in una posizione strategica sulle rotte commerciali, con una bellezza eccezionale, a protezione dello Stretto, Messina ha vissuto la sua avventura di duemila anni attorno al porto, uno dei porti naturali più accoglienti del Mediterraneo ed è conosciuta attraverso le origini del I dipinti di Antonello. Quasi totalmente distrutta dal terremoto del 1908, fu ricostruita tra il 10 e il 30. Tra gli antichi monumenti, il più notevole è la Cattedrale costruita in epoca normanna, distrutta e ricostruita più volte, ha un aspetto molto diverso dall’originale. Il campanile fu dotato nel 1933 di un dispositivo meccanico che conteneva un calendario perpetuo, un calendario astronomico e la vita storica e religiosa della città. I tesori storici sopravvissuti della città si trovano nel Museo Regionale, dove sono conservate opere di Antonello, Caravaggio, Goro di Gregorio ecc.
L’arcipelago eoliano di origine vulcanica, mitica sede del dio dei venti, si compone di sette isole principali (Vulcano, Lipari, Salina, Alicudi, Filicudi, Stromboli e Panarea) e di alcuni isolotti. Lipari e Panarea furono abitate fin dal Neolitico. Oggi le Eolie, presentano scorci paesaggistici di notevole bellezza e sono meta di un intenso turismo. Lipari è il centro principale dell’arcipelago, di notevole interesse sono il Museo archeologico eoliano, il castello, la Cattedrale di età normanna modificata in età barocca, la Necropoli ellenistica.